Il supermarket che vorremmo
CAMBIANO i tempi, innovazione e tecnologia diventano sempre più protagoniste, rivoluzionando anche i consumi e il nostro modo di fare la spesa. Le botteghe di paese, in cui si andava per comprare gli alimenti basilari, come olio, pasta, riso, zucchero e biscotti per il caffelatte, sono quasi un ricordo lontano, che riaffiora dai racconti nostalgici dei nostri nonni. “Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte…”, diceva Gianni Morandi in una sua celebre canzone. Chissà cosa pensa il vecchio lattaio sotto casa, vedendo la grande varietà di confezioni presenti oggi nei supermercati: “ad alta digeribilità”, “senza lattosio”, “microfiltrato e pastorizzato”… ce n’è per tutti i gusti. Gli scaffali forniscono un assortimento illimitato di prodotti, seguendo le diverse esigenze e i nuovi stili di vita dei consumatori e, tra cibi integrali e biologici, prodotti salutisti e gluten free, l’imbarazzo della scelta è assicurato. Per non parlare dell’avvento dell’e-commerce, gli acquisti online, che fanno ormai parte del nostro quotidiano e ci consentono di avere direttamente a casa la merce di cui abbiamo bisogno, semplicemente con un “click”. Se tutto questo è avvenuto nel giro di pochi decenni, come sarà la spesa del domani? Si parla di supermercati in cui sarà possibile evitare le code alla cassa; con carrelli virtuali, ambienti sempre più spaziosi e dotati di ogni comfort, prodotti stravaganti e innovativi. Se fossimo noi a progettarlo, il punto vendita del futuro sarebbe un po’ diverso: al primo posto metteremmo l’attenzione verso la salute e il rispetto per l’ambiente; con spazio sempre maggiore agli alimenti biologici, ai prodotti ecosostenibili e uso di materiali riciclati, che sostituiscano gli imballaggi in plastica; in secondo luogo la tracciabilità e la trasparenza dei prodotti, perché i consumatori abbiano una corretta informazione sulla loro provenienza e qualità. Tutto questo senza mai dimenticare la valorizzazione del nostro territorio, con la tutela delle sue tradizioni e di tutti i suoi tesori gastronomici. Nel supermercato del futuro fare la spesa dovrebbe rappresentare un vero e proprio piacere, per la presenza di servizi esclusivi, come il ritorno al rapporto diretto e di fiducia con il salumiere, con il macellaio e con gli operatori del reparto ortofrutta e pescheria. Infine, bisognerebbe impegnarsi per ridurre lo spreco dei prodotti alimentari invenduti e far sì che, le tonnellate di cibo buttate ogni giorno nella spazzatura, si trasformassero in solidarietà verso le migliaia di persone che, quotidianamente, muoiono di fame.
Classe 2A